Bitter Campari – Leonetto Cappiello - 1921
Con più di 4000 manifesti repertoriati, Leonetto Cappiello (1875-1942) è sicuramente una pietra miliare per quanto rigiarda la grafica pubblicitaria di inizio '900
Con il suo stile accattivante ed inconfondibile, stravolge la classicità dei manifesti liberty, mettendo in risalto l'immagine “icona del prodotto” in primo piano
Infatti, in tutti i suoi lavori emerge uno sfondo neutro con il protagonista al centro dell'attenzione
Senza ombra di dubbio lo spiritello o folletto creato per il manifesto Bitter Campari, è una delle immagini più famose e ben riuscite dell'artista, la comunicazione è facile ed immediata, rappresenta il prodotto con un personaggio allegorico, divertente e vivace trasmettendo un sorriso a chi lo guarda
La buccia d'arancia che lo avvolge e lo sorregge crea dinamismo, gioia e non fa pensare ad altro, se non bere un buon Bitter!
Il contrasto vivace di colori e le tonalità che ricordano, grazie alla buccia d'arancia, la bevanda, fanno passare in secondo piano la bottiglia sorretta dallo stesso protagonista, questo perchè non era importante far vedere il prodotto finito ma spostare il focus sull'aspettativa di provarlo
L'affiche creato ormai 100 anni fa, con il suo stile che ricorda i folli anni '20 a cavallo tra Belle Epoque e Art Deco, è il soggetto più amato di sempre
Ambientato in deverse location, dai ristoranti alle case, in stile ancora attuale ai giorni nostri sintomo di quanto Cappiello fosse avanguardista nel settore
